L’idea centrale della pedagogia della Montessori è quella di riconoscere al bambino energie creative e disposizioni morali che l’adulto ha ormai compresso dentro di sé, rendendole inattive di qui la tendenza dell’adulto a reprimere il bambino e a costringerlo fin dalla tenera età a ritmi di vita innaturali. Questa struttura fu istituita da Maria Montessori ed il metodo adottato fu basato sul concetto di libertà. Lorenzo, viene aperta la “Casa del Bambino”. Importante esempio di come sia cresciuta l’attenzione verso i bambini sia ha nel 1907, quando a Roma, nel quartiere di S. Nella sua opera principale L’Educazione dell’uomo (1826) Fröbel riprende in parte le riflessioni di Pestalozzi sui concetti educativi di spontaneità e intuizione ripresi, successivamente, anche da Maria Montessori. L’insegnante diventa un mediatore che facilita questi processi. In Froebel, l’educazione in una seconda fase ha una funzione opposta, finalizzata alla interiorizzazione attraverso la curiosità e l’interesse. Il bambino deve essere salvaguardato nella sua spontaneità: dal momento che l’uomo tende a esprimersi attraverso la creatività, il gioco diventa uno strumento educativo fondamentale, mirato a far emergere l’interiorità del bambino. In sintesi le intuizioni pedagogiche teoriche d’inizio ‘800 vengono sperimentate da Friedrich Froebel nei primi Kindergarten, i giardini d’infanzia. Per ogni dono Froebel indicava l’uso che se ne poteva fare per stimolare tutte le potenzialità del bambino: osservazione, esercizio tattile, separazione e ricostruzione.
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Per i più piccoli Froebel ideò i doni, oggetti di legno offerti, in tempi diversi, al bambino, per indurlo alla scoperta della realtà e di sè stesso: una palla, una sfera, un cubo, un cilindro. L’attività quotidiana prevedeva: canti religiosi, ginnastica, giochi, coltivazione del giardino, esercizi di lettura e scrittura, discorsi su geografie e scienze, tessitura, disegno. Il bambino, infatti, avverte il bisogno irrefrenabile di esprimere il proprio mondo interiore e, per farlo, non predilige il linguaggio ma il gioco.Įssi erano costituiti da sale interne, il cortile per gli esercizi ginnici e un giardino, fondamentale per mettere il bambino a contatto con la natura. Tale attività spirituale si realizza nel gioco ed è per offrire ai bambini l’opportunità di scoprire sé stessi tramite il gioco che egli ideò, nel 1840, i Kindergarten ( Giardino d’infanzia), che hanno modificato l’idea dell’educazione del bambino nella prima infanzia, di cui essi sono antesignani.Ĭon i Giardini d’Infanzia inizia un nuovo modo di concepire, vedere ed educare la natura infantile. Froebel vide l’educazione del bambino come celebrazione ed esaltazione dell’autonomia spirituale dell’essere umano che egli, semplicemente, è. In tale contesto si innalza la figura di Froebel, pedagogista tedesco. In questo periodo troviamo i primi veri tentativi di creare strutture volte all’insegnamento ed alla cultura più che alla custodia ed alla sorveglianza.
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I primi pedagogisti comparvero durante gli anni del positivismo (metà ‘800), momento in cui fu data la giusta importanza sia all’insegnamento che all’educazione del bambino. Questo articolo è dedicato alla Scuola dell’Infanzia e due dei suoi più grandi esponenti pedagogici: Froebel e Montessori.